sabato 14 febbraio 2015

BELLE E SÉBASTIEN

Titolo: Belle e Sèbastien;  
Regista: Nicolas Vanier; 
Attori: Con Fèlix Bossuet, Margaux Chatelier, Dimitri Storoge e Tchèky Karyo; 
Durata: 98 min; 
Genere: Avventura; 
Produzione: Francia, 2013;
Premi: -.

“Belle e Sèbastien” è un film francese diretto da Nicolas Vanier del 2013.

Il film è ambientato sulle Alpi francesi nel 1943 durante l’occupazione nazista. Il protagonista è Sèbastien, un bambino orfano di 7 anni, cresciuto con un anziano pastore di nome Cesar e la nipote Angelina. Sèbastien trascorre le sue giornate scorrazzando libero sulle alte montagne, quando incontra un cane selvatico e probabilmente maltrattato, scappato da qualche villaggio vicino. Dopo questo incontro, nascerà una vera e propria storia di amicizia e affetto tra l’animale, considerato dai montanari e dai soldati tedeschi una bestia pericolosa e aggressiva, e l’innocente bambino. Sèbastien lo chiama Belle per la sua bellezza, il pelo bianco, il corpo massiccio e la dolcezza del suo sguardo. Insieme cominceranno a conoscere, anche nel loro piccolo, l’orrore della guerra e le tragedie della vita, tra battute di caccia, irruzioni e controlli delle SS, lunghe e disperate fughe di famiglie ebree verso il confine.

Commovente, candido e non privo di colpi di scena sia nella trama che nella scenografia. Le immagini delle Alpi sono uno sfondo paradisiaco, tra il verde dei pascoli, il bianco della neve e dei ghiacciai e l’azzurro del cielo.   

Da sottolineare, è come il regista abbia saputo perfettamente enfatizzare la vera nobiltà (e anche bontà) d’animo della gente di montagna.

Il cast è composto da una lista di nomi sconosciuti al grande pubblico. Vanier, regista e scrittore francese, amante della montagna e di tutto ciò che ci sta intorno, ha scelto le facce giuste per tutti i ruoli: il piccolo Fèlix Bossuet (Sèbastien), Margaux Chatelier (Angelina), Dimitri Storoge (Dottor Guillaume) e l’unica presenza nota, almeno al pubblico francese è quella di Tchèky Karyo (Cesar), protagonista di Nikita (1990).

Ottimo esempio di come una storia reale, diventata prima sceneggiato e poi cartone animato, possa splendere con la giusta cornice e contestualizzazione storica.

Il mio giudizio è “Sicuramente da vedere” perché ti lascia pensieri, sorrisi e il ricordo di un rapporto indissolubile e incredibile tra due anime innocenti, un bambino e un cane, all’interno di un teatro di guerra ridotto, ma pur sempre presente.

Voto: 8/10.

Un pensiero e un sorriso dallo spettatore Alessio


Citazioni: “Lui non è solo”.

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