Titolo: Belle
e Sèbastien;
Regista: Nicolas Vanier;
Attori: Con Fèlix
Bossuet, Margaux Chatelier, Dimitri Storoge e Tchèky Karyo;
Durata: 98
min;
Genere: Avventura;
Produzione: Francia, 2013;
Premi: -.
“Belle e Sèbastien” è un film francese diretto da Nicolas Vanier del 2013.
Il film è ambientato sulle Alpi
francesi nel 1943 durante l’occupazione nazista. Il protagonista è Sèbastien,
un bambino orfano di 7 anni,
cresciuto con un anziano pastore di nome Cesar e la nipote Angelina. Sèbastien
trascorre le sue giornate scorrazzando libero sulle alte montagne, quando
incontra un cane selvatico e probabilmente maltrattato, scappato da qualche
villaggio vicino. Dopo questo incontro, nascerà una
vera e propria storia di amicizia e affetto tra l’animale, considerato dai
montanari e dai soldati tedeschi una bestia pericolosa e aggressiva, e l’innocente bambino. Sèbastien lo
chiama Belle per la sua bellezza, il pelo bianco, il corpo massiccio e la
dolcezza del suo sguardo. Insieme cominceranno a conoscere, anche nel loro piccolo,
l’orrore della guerra e le tragedie della vita, tra battute di caccia, irruzioni
e controlli delle SS, lunghe e disperate fughe di famiglie ebree verso il
confine.
Commovente, candido e non
privo di colpi di scena sia nella trama che nella
scenografia. Le immagini delle Alpi sono uno sfondo paradisiaco, tra il verde
dei pascoli, il bianco della neve e dei ghiacciai e l’azzurro del cielo.
Da sottolineare, è come il regista abbia saputo perfettamente
enfatizzare la vera nobiltà (e anche
bontà) d’animo della gente di montagna.
Il cast è composto da una lista di nomi
sconosciuti al grande pubblico. Vanier, regista e scrittore francese,
amante della montagna e di tutto ciò che ci sta intorno, ha scelto le facce
giuste per tutti i ruoli: il piccolo Fèlix Bossuet (Sèbastien), Margaux
Chatelier (Angelina), Dimitri Storoge (Dottor Guillaume) e l’unica presenza
nota, almeno al pubblico francese è quella di Tchèky Karyo (Cesar), protagonista
di Nikita (1990).
Ottimo esempio di come una
storia reale, diventata prima sceneggiato e poi cartone animato, possa
splendere con la giusta cornice e contestualizzazione storica.
Il mio giudizio è “Sicuramente
da vedere” perché ti lascia pensieri, sorrisi e il ricordo di un rapporto indissolubile e incredibile tra due anime innocenti,
un bambino e un cane, all’interno di un teatro di guerra ridotto, ma pur sempre
presente.
Voto: 8/10.
Un
pensiero e un sorriso dallo spettatore Alessio
Citazioni: “Lui
non è solo”.
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