domenica 23 marzo 2014

MEDITERRANEO

Titolo: Mediterraneo; 
Regista: Gabriele Salvatores; 
Attori: Claudio Bigagli, Diego Abatantuono, Giuseppe Cederna, Ugo Conti, Gigio Alberti, Claudio Bisio; 
Durata: 95 min 
Genere: commedia, drammatico; 
Produzione: Italia, 1991; 
Premi: Premio Oscar 1992 "Miglior film straniero", 
Nastri d'Argento 1992 "Miglior regia", 
3 David di Donatello 1991 "Miglior film", "Miglior montaggio" e "Miglior suono".

"Mediterraneo" è l'ultimo film della "trilogia della fuga".

La bellezza di questa pellicola, consacrata in campo internazionale con il premio Oscar come miglior film straniero del 1992, sta nella sua semplicità e sobrietà. Il film racconta la vicenda di una truppa di soldati italiani mandati a presidiare una piccola e insignificante isola dell'Egeo. L'ambientazione è magnifica: il mare cristallino, il piccolo porto, le scogliere a strapiombo, la chiesa ortodossa, gli ulivi e le case dei pescatori. Questi soldati vengono dimenticati dai loro superiori, dai loro nemici, dalla guerra, che sta portando dolore, sofferenza e distruzione in tutto il mondo e si ritrovano a vivere per tre anni in un "mondo diverso" lontano da tutti quei fatti che li hanno obbligati a lasciare la propria famiglia, il proprio lavoro e la propria patria. 

La fuga è l’epicentro di questa pellicola ed è il sentimento che colpisce chi non accetta di non poter scegliere il proprio destino. I volti di questi uomini incarnano meravigliosamente l’idea dell’estraneazione dal mondo. Il passare del tempo fa sparire tutte le caratteristiche dei soldati: dalle armi all'amore per la patria, dalla disciplina alla paura. La fuga infine diventa la disillusione nei confronti di quel nuovo mondo che la pace avrebbe portato: diverso da prima, con grandi possibilità e speranze e ripulito dal male e dalle ingiustizie.

Il cast comprende gran parte degli attori provenienti dal cabaret o dal teatro milanese: Diego Abatantuono, nel ruolo del rigido sergente Lorusso, Ugo Conti, Gigio Alberti, Claudio Bisio, Claudio Bigagli e Giuseppe Cederna. Una stupenda e simpatica comparsata è quella di Antonio Catania, nel ruolo del pilota tenente La Rosa, che fu chiamato sul set "principalmente per portare le sigarette dall'Italia" come ha ammesso il regista Gabriele Salvatores in un'intervista.

Parliamo anche di Gabriele Salvatores: penso sia inutile tessere le lodi di un avanguardista del cinema italiano e non saprei come descrivere la mia stima e il mio affetto verso una persona che con i suoi film mi ha fatto crescere e oggi mi regala ancora sorrisi e riflessioni.

In conclusione “Mediterraneo” è un film che racchiude tanti stati d'animo e che esprime la voglia del regista di scappare e di sperare sempre in qualcosa di migliore.
Difatti si chiude con la didascalia paradigmatica: «Dedicato a tutti quelli che stanno scappando».
Assolutamente "Da non perdere"

Voto: 9/10.

Un pensiero e un sorriso dallo spettatore Alessio.

Citazioni: "Chi vive sperando, muore cagando! Lorusso, isoletta dell'Egeo che non conta un cazzo, 1941".


1 commento:

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