Titolo: C’era
una volta in America;
Regista: Sergio
Leone;
Attori: Robert De Niro, James Howard Woods, Tuesday Weld, Elizabeth McGovern,
William Forsythe, James Hayden, Darlanne Fluegel , Joe Pesci, Burt Young;
Durata: 227
min;
Genere: Drammatico;
Produzione: USA,
1984;
Premi: 5
Nastri d’Argento 1985 “Miglior regia”, “Miglior fotografia”, “Miglior
scenografia”, “Miglior musica” a Ennio Morricone, “Migliori effetti speciali”; 2
Nomination Golden Globes “Miglior regia” e “Miglior colonna sonora”.
“C’era una volta in America” è l’ultimo
film della “Trilogia del tempo” e l’ultimo
film girato dal maestro Sergio Leone.
Il
film è ambientato a New York e racconta quarant’anni della vita del
protagonista: il gangster David Aaronson detto Noodles. La trama si
suddivide in tre capitoli concettuali, non precisamente distinti a causa
del bellissimo uso di flashback e flash forward: l’adolescenza, la gioventù e la
vecchiaia.
L’adolescenza
coincide con la nascita della profonda
amicizia fra Noodles e Maximilian "Max" Bercovicz nel ghetto
ebraico della Grande Mela del 1922. I due ragazzini danno vita a una
vera gang criminale insieme agli amici Patsy, Cockeye e Dominic
specializzandosi nel recupero di casse di whisky dal mare. In questo periodo, Noodles
conosce Deborah, una giovanissima ragazzina, figlia di un benestante
barista ebreo e sorella dell’amico Fat Moe. I due si innamorano, ma lei che
sogna di diventare una famosa ballerina, odia la vita criminale e sceglie di
allontanarsi da Noodles. Intanto le azioni della banda infastidiscono il boss
locale Bugsy e alcune vicissitudini porteranno all’arresto di Noodles e alla sua
condanna a 10 anni di galera.
La giovinezza
è caratterizzata dalla crescita della banda che nel 1932 gestisce il
meraviglioso locale di Fat Moe distribuendo
alcolici in pieno proibizionismo. La gang fa sul serio: omicidi, rapine e
stupri sono all’ordine del giorno. Noodles
e Max si ritrovano ad allargare le loro attività con boss sempre più potenti e
pericolosi. La fine del proibizionismo è la causa di un’inesorabile inclinazione
del rapporto fra i due amici che porterà Noodles a tradire i compagni e
scappare a Buffalo.
La vecchiaia
è la chiusura del cerchio: Noodles viene
misteriosamente ricontattato e richiamato a New York dove manca da 35 anni.
Nel 1968 tutto è cambiato: il bar di Fat Moe, le strade di New York e la vita
criminale. Invitato al party di un famoso senatore, vittima di un attentato a
cui è sfuggito miracolosamente, Noodles si ritroverà a fare i conti con il
proprio passato.
Il
cast ha come vero protagonista Robert De Niro che interpreta Noodles a cui
sono affiancati tanti bravissimi attori, ma certamente nessuna stella.
Indimenticabile è James Howard Woods
nel ruolo di Max e i ruoli femminili di Tuesday
Weld (Carol, compagna di Max) e Elizabeth
McGovern (Deborah), tanto importanti e tanto diverse. Fra gli altri si
ricordano William Forsythe (Cockeye), James Hayden (Patsy), Darlanne Fluegel
(Eve), Joe Pesci (Frenkie) e Burt Young (Joe).
Il
film è il testamento di Sergio Leone e del suo modo unico e geniale di fare
cinema. Il maestro racconta in maniera minuziosa e avvincente questa
storia: la sceneggiatura è stata completata
dopo 12 anni di lavoro subito dopo l’uscita del film “Giù la testa”,
secondo atto della “Trilogia del tempo”. La pellicola è in grado di portare lo
spettatore a spasso nel novecento sullo sfondo newyorkese che cambia e si
evolve. I 227 minuti non sono un ostacolo e accompagnano dolcemente
alla fine del film.
L’innovazione
più grande è la mancanza di linearità gestita magnificamente dal regista che
si muove con disinvoltura apparente nella memoria del protagonista portando con
sé l’attenzione dello spettatore.
Le musiche eccezionali sono opera del fido
Ennio Morricone con cui ha lavorato per tutti i suoi western.
Che
dire di più? Un capolavoro artistico riconosciuto dalla critica, ma soprattutto dal
pubblico.
Il
mio giudizio è “Assolutamente da vedere”:
una lezione di cinema, di pensiero e di
racconto. Sergio Leone è garanzia di un tempo ben speso sulla propria poltrona
di fronte allo schermo a gustarsi un’opera che mai passerà di moda.
Voto: 9/10.
Un pensiero e un
sorriso dallo spettatore Alessio
Citazioni: “Che cosa hai fatto tutti questi anni Noodles? Sono andato a letto
presto!”, “Noi siamo come il destino:
chi va a star bene e chi va a prenderselo in culo” e “È questo il tuo modo di vendicarti? No,
è il mio modo di vedere le cose.”.
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