domenica 6 aprile 2014

C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA

Titolo: C’era una volta in America;  
Regista: Sergio Leone; 
Attori: Robert De Niro,  James Howard Woods, Tuesday Weld, Elizabeth McGovern, William Forsythe, James Hayden, Darlanne Fluegel , Joe Pesci, Burt Young;
Durata: 227 min; 
Genere: Drammatico; 
Produzione: USA, 1984;
Premi: 5 Nastri d’Argento 1985 “Miglior regia”, “Miglior fotografia”, “Miglior scenografia”, “Miglior musica” a Ennio Morricone, “Migliori effetti speciali”; 2 Nomination Golden Globes “Miglior regia” e “Miglior colonna sonora”.

“C’era una volta in America” è l’ultimo film della “Trilogia del tempo” e l’ultimo film girato dal maestro Sergio Leone.

Il film è ambientato a New York e racconta quarant’anni della vita del protagonista: il gangster David Aaronson detto Noodles. La trama si suddivide in tre capitoli concettuali, non precisamente distinti a causa del  bellissimo uso di flashback e flash forward: l’adolescenza, la gioventù e la vecchiaia.
L’adolescenza coincide con la nascita della profonda amicizia fra Noodles e Maximilian "Max" Bercovicz nel ghetto ebraico della Grande Mela del 1922. I due ragazzini danno vita a una vera gang criminale insieme agli amici Patsy, Cockeye e Dominic specializzandosi nel recupero di casse di whisky dal mare. In questo periodo, Noodles conosce Deborah, una giovanissima ragazzina, figlia di un benestante barista ebreo e sorella dell’amico Fat Moe. I due si innamorano, ma lei che sogna di diventare una famosa ballerina, odia la vita criminale e sceglie di allontanarsi da Noodles. Intanto le azioni della banda infastidiscono il boss locale Bugsy e alcune vicissitudini porteranno all’arresto di Noodles e alla sua condanna a 10 anni di galera.
La giovinezza è caratterizzata dalla crescita della banda che nel 1932 gestisce il meraviglioso locale di Fat Moe distribuendo alcolici in pieno proibizionismo. La gang fa sul serio: omicidi, rapine e stupri sono all’ordine del giorno. Noodles e Max si ritrovano ad allargare le loro attività con boss sempre più potenti e pericolosi. La fine del proibizionismo è la causa di un’inesorabile inclinazione del rapporto fra i due amici che porterà Noodles a tradire i compagni e scappare a Buffalo.
La vecchiaia è la chiusura del cerchio: Noodles viene misteriosamente ricontattato e richiamato a New York dove manca da 35 anni. Nel 1968 tutto è cambiato: il bar di Fat Moe, le strade di New York e la vita criminale. Invitato al party di un famoso senatore, vittima di un attentato a cui è sfuggito miracolosamente, Noodles si ritroverà a fare i conti con il proprio passato.  

Il cast ha come vero protagonista Robert De Niro che interpreta Noodles a cui sono affiancati tanti bravissimi attori, ma certamente nessuna stella. Indimenticabile è James Howard Woods nel ruolo di Max e i ruoli femminili di Tuesday Weld (Carol, compagna di Max) e Elizabeth McGovern (Deborah), tanto importanti e tanto diverse. Fra gli altri si ricordano William Forsythe (Cockeye), James Hayden (Patsy), Darlanne Fluegel (Eve), Joe Pesci (Frenkie) e Burt Young (Joe).   
Il film è il testamento di Sergio Leone e del suo modo unico e geniale di fare cinema. Il maestro racconta in maniera minuziosa e avvincente questa storia: la sceneggiatura è stata completata dopo 12 anni di lavoro subito dopo l’uscita del film “Giù la testa”, secondo atto della “Trilogia del tempo”. La pellicola è in grado di portare lo spettatore a spasso nel novecento sullo sfondo newyorkese che cambia e si evolve. I 227 minuti non sono un ostacolo e accompagnano dolcemente alla fine del film.

L’innovazione più grande è la mancanza di linearità gestita magnificamente dal regista che si muove con disinvoltura apparente nella memoria del protagonista portando con sé l’attenzione dello spettatore.

Le musiche eccezionali sono opera del fido Ennio Morricone con cui ha lavorato per tutti i suoi western.

Che dire di più? Un capolavoro artistico riconosciuto dalla critica, ma soprattutto dal pubblico.

Il mio giudizio è “Assolutamente da vedere”: una lezione di cinema, di pensiero e di racconto. Sergio Leone è garanzia di un tempo ben speso sulla propria poltrona di fronte allo schermo a gustarsi un’opera che mai passerà di moda.

Voto: 9/10.

Un pensiero e un sorriso dallo spettatore Alessio


Citazioni: “Che cosa hai fatto tutti questi anni Noodles? Sono andato a letto presto!”, “Noi siamo come il destino: chi va a star bene e chi va a prenderselo in culo” e “È questo il tuo modo di vendicarti? No, è il mio modo di vedere le cose.”.

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