Titolo: Frankenstein Junior ;
Regista: Mel Brooks;
Attori: Gene Wilder, Peter Boyle, Marty Feldman, Teri
Garr, Madeleine Kahn;
Durata: 106 min;
Genere: commedia;
Produzione: Usa, 1974;
Premi: 2
Nomination Premio Oscar 1974 "Miglior sceneggiatura non
originale" e "Miglior suono".
2 Nomination Golden
Globes 1975 "Miglior attrice" a Cloris Leachman, "Miglior
attrice non protagonista" a Madeleine Kahn.
“Frankenstein Junior” è la parodia del film
“Frankenstein” tratto dal meraviglioso romanzo ottocentesco di Mary
Shelley.
Questa pellicola risale al 1974 e
arriva al grande schermo 43 anni dopo il film originale.
Frutto della brillante e
ineguagliabile fantasia di Mel Brooks, racconta la storia
del dottor Frankenstein, nipote del celeberrimo medico protagonista
della letteratura inglese. Il dottore è un noto professore universitario negli
Stati Uniti e dopo la morte del nonno si reca in Transilvania per risolvere
delle grane riguardanti l'eredità. La sua vita cambia nel momento in cui arriva
al castello del nonno: ci si immerge in un mondo surreale arricchito
da personaggi pazzi, ma estremamente comici: il gobbo custode del
castello Igor, interpretato magistralmente da Marty Feldman che è
certamente il valore aggiunto del cast, la bellissima assistente Inga (Teri
Garr), la moglie del dottore Elizabeth (Madeleine Kahn), la collaboratrice del
nonno Frau Blucher (Cloris Leachman) e il mostro impersonato dal grande
Peter Boyle che riesce ad esprimere perfettamente la caricatura
comica dell’originale. A questo punto il dottore, inizialmente contrario agli
esperimenti del nonno, si fa persuadere e crea un nuovo mostro. La
rinascita della gigante creatura è l’inizio dei guai e delle risate. Il
finale è straordinario e divertente, ma allo stesso tempo lascia agli
spettatori una delicatissima nota di dolcezza e speranza che scalda il cuore
alla visione dei titoli di coda. Ho scelto appositamente di non svelare più di
tanto la trama del film per non rovinare la prima visione (certamente la più
bella).
Non posso dimenticare
l’interpretazione di un altro genio di Hollywood come Gene Wilder (faccia
nota per essere il Willy Wonka della Fabbrica di cioccolato), a suo agio nei
panni del dottore e nelle inquadrature in primo piano, nonché sceneggiatore a
quattro mani con Mel Brooks.
Il film ha raccolto innumerevoli
critiche positive, sarà candidato negli anni successivi a due premi
Oscar e a due Golden Globes. Diventa un cult della
filmografia statunitense e si aggiudica meritevolmente un posto
nella cineteca popolare.
Dal canto mio penso che
sia la perla più brillante fra tutte le parodie e che riesca incredibilmente a
far sempre ridere (anche all’ennesima visione), a durare nel tempo
ed a lasciare il pubblico sempre soddisfatto.
Rimarrà per sempre impressa
l’esilarante la scena dell’arrivo al castello:
“Lupu ulula. Lupululà? Là! Cosa? Lupu
ululà e castello ululì!”
Assolutamente “Da non perdere”.
Voto: 8/10.
Un pensiero e un sorriso dallo spettatore Alessio.
Citazioni: “Lupu ulula. Lupululà? Là! Cosa? Lupu
ululà e castello ululì!”
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