martedì 25 marzo 2014

FRANKENSTEIN JUNIOR

Titolo: Frankenstein Junior ; 

Regista: Mel Brooks; 
Attori: Gene Wilder, Peter Boyle, Marty Feldman, Teri Garr, Madeleine Kahn; 
Durata: 106 min; 
Genere: commedia; 
Produzione: Usa, 1974;
Premi: 2 Nomination Premio Oscar 1974 "Miglior sceneggiatura non originale" e "Miglior suono".
2 Nomination Golden Globes  1975 "Miglior attrice" a Cloris Leachman, "Miglior attrice non protagonista" a Madeleine Kahn.

“Frankenstein Junior” è la parodia del film “Frankenstein” tratto dal meraviglioso romanzo ottocentesco di Mary Shelley

Questa pellicola risale al 1974 e arriva al grande schermo 43 anni dopo il film originale. 
Frutto della brillante e ineguagliabile fantasia di Mel Brooks, racconta la storia del dottor Frankenstein, nipote del celeberrimo medico protagonista della letteratura inglese. Il dottore è un noto professore universitario negli Stati Uniti e dopo la morte del nonno si reca in Transilvania per risolvere delle grane riguardanti l'eredità. La sua vita cambia nel momento in cui arriva al castello del nonno: ci si immerge in un mondo surreale arricchito da personaggi pazzi, ma estremamente comici: il gobbo custode del castello Igor, interpretato magistralmente da Marty Feldman che è certamente il valore aggiunto del cast, la bellissima assistente Inga (Teri Garr), la moglie del dottore Elizabeth (Madeleine Kahn), la collaboratrice del nonno Frau Blucher (Cloris Leachman) e il mostro impersonato dal grande Peter Boyle che riesce ad esprimere perfettamente la caricatura comica dell’originale. A questo punto il dottore, inizialmente contrario agli esperimenti del nonno, si fa persuadere e crea un nuovo mostro. La rinascita della gigante creatura è l’inizio dei guai e delle risate. Il finale è straordinario e divertente, ma allo stesso tempo lascia agli spettatori una delicatissima nota di dolcezza e speranza che scalda il cuore alla visione dei titoli di coda. Ho scelto appositamente di non svelare più di tanto la trama del film per non rovinare la prima visione (certamente la più bella).

Non posso dimenticare l’interpretazione di un altro genio di Hollywood come Gene Wilder (faccia nota per essere il Willy Wonka della Fabbrica di cioccolato), a suo agio nei panni del dottore e nelle inquadrature in primo piano, nonché sceneggiatore a quattro mani con Mel Brooks. 

Il film ha raccolto innumerevoli critiche positive, sarà candidato negli anni successivi a due premi Oscar e a due Golden Globes. Diventa un cult della filmografia statunitense e si aggiudica meritevolmente un posto nella cineteca popolare. 
Dal canto mio penso che sia la perla più brillante fra tutte le parodie e che riesca incredibilmente a far sempre ridere (anche all’ennesima visione), a durare nel tempo ed a lasciare il pubblico sempre soddisfatto.

Rimarrà per sempre impressa l’esilarante la scena dell’arrivo al castello:
“Lupu ulula. Lupululà? Là! Cosa? Lupu ululà e castello ululì!”
Assolutamente “Da non perdere”. 

Voto: 8/10.

Un pensiero e un sorriso dallo spettatore Alessio. 


Citazioni: Lupu ulula. Lupululà? Là! Cosa? Lupu ululà e castello ululì!

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