venerdì 28 marzo 2014

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE

Titolo: Il bambino con il pigiama a righe; 
Regista: Mark Herman; 
Attori: Asa Butterfield, David Thewlis, Vera Farmiga, Zac Mattoon O'Brien, David Hayman, Henry Kingsmill; 
Durata: 93 min 
Genere: drammatico; 
Produzione: Usa, UK, Ungheria, 2008; 
Premi: British Independent Film Awards 2008 “Miglior attrice" a Vera Farmiga e Young Artist Award 2008 "Miglior attore giovane" ad Asa Butterfield.

"Il bambino con il pigiama a strisce" è la riproposizione dell’omonimo romanzo di John Boyne.

Narra la storia toccante di un’amicizia tra due bambini, un tedesco e un ebreo, che vivono insieme il periodo dell’Olocausto. Bruno, figlio di un ufficiale delle SS, incontra e diventa amico di un piccolo prigioniero del campo Shmuel. Il racconto di questa amicizia è struggente: si nota la forza e la genuinità di un sentimento nato fra due piccoli ometti che riescono a volersi bene anche se divisi da rete con il filo spinato.

Il regista britannico Mark Herman focalizza il suo lavoro sulla contrapposizione tra la vita dei prigionieri del campo di concentramento e quella dei carcerieri. Da una parte sono sottolineate le sofferenze e le violenze subite, mentre dall’altra la perversa ricerca dell’efficienza dello sterminio. Questo ultimo aspetto mi ha colpito in modo particolare: l’unione fra ingegno e malignità da parte degli ufficiali nazisti è la prova irrevocabile della loro colpa e dell’impossibilità del perdono umano.

Il film è crudo, triste, scuro e dominato dai medesimi colori della divisa dei prigionieri del campo. Non è certamente di semplice visione: alla fine della pellicola rimarranno impressi gli occhi azzurri di Bruno, gli stracci sporchi di Shmuel e la disperata corsa di Elsa, la madre di Bruno.

Il cast è ricco, ma in particolare spiccano su tutti le interpretazioni di Asa Butterfield nel ruolo di Bruno, di David Thewlis già protagonista di un film indimenticabili come “Sette anni in Tibet” e della saga di “Harry Potter” nel ruolo di Ralf, il padre di Bruno, e di Vera Farmiga che interpreta la madre. Da non dimenticare è la figura dell’ebreo Pavel, interpretato da David Hayman che aggiunge commozione e sconforto al resto della storia.

In conclusione “Il bambino con il pigiama a strisce” è un film che racchiude il significato più doloroso di Olocausto e chi meglio di un bambino innocente può far capire quali crimini il nazismo è stato in grado di compiere.

"Si può vedere" preparandosi ad una drammatica visione.

Un pensiero e un sorriso dallo spettatore Alessio.

Voto: 7/10.

Citazioni: "Noi non dovremo essere amici, dovremmo essere nemici!".

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